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Domande e Risposte sul mondo degli elevatori

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  • in risposta a: installazione ascensore in villa vicini si oppongono #5164
    Forum Ascensore Admin
    Amministratore del forum

    Installare un ascensore esterno in una villetta unifamiliare o bifamiliare è una scelta sempre più diffusa, soprattutto per migliorare l’accessibilità e aumentare il valore dell’immobile.

    Tuttavia, quando si vive in un contesto residenziale condiviso o in un’area sottoposta a vincoli urbanistici, è possibile che alcuni vicini manifestino opposizione al progetto.

    La domanda legittima è: i vicini possono realmente impedirne l’installazione? In generale, se l’ascensore esterno non invade spazi comuni, non compromette la stabilità strutturale degli edifici adiacenti, rispetta le distanze minime previste dal Codice Civile (articoli 873 e seguenti), i regolamenti edilizi comunali e le normative paesaggistiche e antisismiche, allora non può essere vietato arbitrariamente.

    L’autorizzazione comunale rappresenta l’unico vero ostacolo: se il Comune approva il progetto e non ci sono violazioni formali, le proteste dei vicini non hanno valore legale, se non dimostrano un danno concreto e documentabile.

    In sintesi, i vicini non possono opporsi all’installazione di un ascensore esterno in villetta se il progetto rispetta tutte le norme edilizie, urbanistiche e di sicurezza.

    Forum Ascensore Admin
    Amministratore del forum

    Se l’ascensore si blocca nel weekend, la responsabilità della chiamata al tecnico può ricadere sull’inquilino qualora si tratti di un’emergenza, come nel caso in cui una persona resti bloccata all’interno della cabina.

    In questi casi, è fondamentale contattare immediatamente il numero di pronto intervento indicato all’interno dell’ascensore, che solitamente è attivo 24 ore su 24 e collegato direttamente alla ditta di manutenzione incaricata dal condominio.

    L’amministratore condominiale, pur essendo il referente ufficiale per la gestione dell’impianto, potrebbe non essere reperibile nel fine settimana, motivo per cui è previsto un servizio di emergenza dedicato.

    Tuttavia, l’amministratore deve essere informato dell’accaduto non appena possibile, così da poter seguire l’intervento tecnico, verificare che il servizio di manutenzione sia intervenuto nei tempi previsti e, se necessario, avviare ulteriori controlli.

    In sintesi, in caso di blocco dell’ascensore durante il weekend, l’inquilino può e deve attivarsi per risolvere l’emergenza, ma l’amministratore mantiene la responsabilità della gestione ordinaria e straordinaria dell’impianto, inclusa la verifica degli interventi eseguiti.

    Questo approccio garantisce sia la sicurezza degli utenti che la regolare funzionalità dell’ascensore condominiale, anche nei giorni festivi.

    in risposta a: ascensore si surriscalda e blocca per colpa del caldo estivo #5160
    Forum Ascensore Admin
    Amministratore del forum

    Sì, l’eccessivo calore estivo può influire negativamente sul funzionamento dell’ascensore, soprattutto se l’impianto è vecchio o non adeguatamente ventilato.

    Durante le giornate più calde, la temperatura all’interno del vano corsa e del locale macchinari può salire sensibilmente, mettendo sotto stress componenti fondamentali come la centralina, il motore, l’inverter e gli impianti elettronici di controllo.

    Questo surriscaldamento può provocare blocchi temporanei o il rallentamento dell’impianto, oppure attivare dispositivi di sicurezza che fermano l’ascensore per evitare danni più gravi.

    Per prevenire questi blocchi dovuti alle alte temperature, è importante che la manutenzione dell’ascensore includa il controllo dei sistemi di raffreddamento, l’eventuale installazione di ventole o climatizzatori nei locali macchina e l’uso di componenti certificati per resistere a condizioni termiche elevate.

    Un impianto ascensore moderno, ben mantenuto e progettato per il clima italiano, dovrebbe sopportare le ondate di calore senza interruzioni.

    in risposta a: agevolazioni fiscali 2025 per ammodernamento ascensore #5092
    Forum Ascensore Admin
    Amministratore del forum

    Nel 2025, la sostituzione di un ascensore con uno più moderno beneficia di significative agevolazioni fiscali, principalmente attraverso il Bonus Barriere Architettoniche.

    Questa misura consente una detrazione IRPEF del 75% sulle spese sostenute per interventi finalizzati all’eliminazione di barriere architettoniche, inclusa la sostituzione di impianti di elevazione esistenti.

    La detrazione è ripartita in cinque quote annuali di pari importo e si applica alle spese documentate sostenute fino al 31 dicembre 2025.

    Per accedere a questa agevolazione, è fondamentale che l’intervento rispetti i requisiti tecnici previsti dal D.M. 236/1989, come l’installazione di porte automatiche, dimensioni adeguate della cabina e la presenza di dispositivi di sicurezza.

    Oltre al Bonus Barriere Architettoniche, esistono altre agevolazioni fiscali applicabili alla sostituzione dell’ascensore.

    Il Bonus Ristrutturazioni prevede una detrazione del 50% per interventi di ristrutturazione edilizia, inclusa la sostituzione di ascensori, con un limite massimo di spesa di 96.000 euro per unità immobiliare.

    Questa detrazione è ripartita in dieci quote annuali di pari importo.

    Per beneficiare di queste agevolazioni, è essenziale effettuare i pagamenti tramite bonifico parlante, conservare tutta la documentazione relativa ai lavori e rispettare le normative vigenti.

    in risposta a: ascensore aumenta valore mercato immobile #5090
    Forum Ascensore Admin
    Amministratore del forum

    L’installazione di un ascensore in un edificio, soprattutto se privo di impianto originario, rappresenta un intervento che può influire in modo significativo sull’incremento del valore di mercato degli immobili presenti all’interno del fabbricato.

    In particolare, la presenza di un ascensore è oggi considerata un elemento di comfort e accessibilità imprescindibile, tanto da incidere positivamente sia sulla commerciabilità dell’immobile sia sul suo prezzo finale.

    Nelle città italiane, dove molti edifici storici e palazzine costruite prima degli anni ’70 ne sono sprovvisti, la realizzazione di un impianto elevatore rappresenta un intervento di riqualificazione capace di aumentare il valore dell’immobile anche fino al 20-25%, soprattutto per gli appartamenti situati ai piani alti, che altrimenti risultano meno appetibili a causa della difficoltà di accesso.

    Questo incremento è particolarmente rilevante per le famiglie con bambini, le persone anziane o con disabilità, che vedono nell’ascensore un fattore determinante per scegliere un’abitazione.

    L’impatto positivo dell’ascensore sul valore immobiliare è riconosciuto anche da periti, agenzie immobiliari e banche in fase di valutazione per mutui o ristrutturazioni.

    Oltre al miglioramento del valore economico, l’installazione di un ascensore incide anche sul prestigio dell’edificio, sulla qualità della vita e sull’adeguamento alle normative in materia di abbattimento delle barriere architettoniche, fattore che può rientrare anche tra i requisiti premianti in caso di incentivi o agevolazioni fiscali.

    In definitiva, l’ascensore è un vero investimento sul valore futuro dell’immobile, in grado di ampliare il bacino di potenziali acquirenti e di aumentare la competitività sul mercato immobiliare.

    in risposta a: principali cause di guasti ascensore #5031
    Forum Ascensore Admin
    Amministratore del forum

    Le principali cause di guasto negli ascensori possono essere molteplici e derivano sia dall’usura naturale dei componenti che da una manutenzione inadeguata o irregolare.

    Tra le problematiche più comuni vi sono i malfunzionamenti del motore, l’usura delle funi e delle pulegge, i guasti alle porte di cabina e di piano, i problemi ai circuiti elettrici e alle schede elettroniche di controllo, nonché i blocchi legati all’interruzione del sistema di alimentazione o a falsi allarmi di sicurezza.

    Una delle cause frequenti riguarda anche il malfunzionamento del sistema di livellamento, che può provocare disallineamenti tra cabina e pianerottolo, creando disagi e rischi per gli utenti.

    Per prevenire i guasti agli ascensori condominiali o privati è fondamentale adottare un piano di manutenzione programmata, affidandosi esclusivamente a ditte specializzate e abilitate secondo la normativa vigente.

    La manutenzione regolare permette di individuare in tempo eventuali segni di usura, sostituire i componenti prima che si rompano e mantenere l’impianto efficiente e sicuro.

    In particolare, la manutenzione preventiva deve includere la lubrificazione delle parti mobili, il controllo delle funi e dei paracadute, la verifica dei circuiti elettrici e dei dispositivi di emergenza, la pulizia della fossa e del vano corsa, oltre a tutte le prove funzionali previste dalla normativa UNI EN 81-20 e UNI EN 81-50.

    Un altro elemento chiave nella prevenzione è l’adeguamento tecnologico: l’installazione di sistemi moderni di diagnostica e monitoraggio a distanza consente un controllo costante dell’impianto, rilevando anomalie in tempo reale e riducendo i tempi di fermo in caso di problemi.

    in risposta a: installare ascensore senza vano #5027
    Forum Ascensore Admin
    Amministratore del forum

    Sì, è possibile installare un ascensore in un edificio che non dispone di un vano predisposto, anche se l’intervento richiede uno studio di fattibilità tecnico e strutturale accurato.

    L’installazione di un ascensore ex novo può avvenire sia all’interno dell’edificio, mediante il cosiddetto “taglio scale” o la creazione di un nuovo vano nel corpo scala, sia all’esterno, con la realizzazione di una struttura autoportante ancorata alla facciata, spesso in vetro e metallo per integrarsi con il contesto architettonico esistente.

    Dal punto di vista normativo, per procedere con l’installazione è necessario rispettare la legge 13/1989 sull’eliminazione delle barriere architettoniche, nonché il D.M. 236/1989 che definisce le dimensioni minime degli spazi e le caratteristiche tecniche dell’impianto.

    Dal punto di vista tecnico, l’installazione senza vano può richiedere opere murarie rilevanti, l’adeguamento degli impianti elettrici, interventi sulle fondazioni per ospitare la fossa dell’ascensore e il rispetto delle norme UNI EN 81-20 e UNI EN 81-70 per la sicurezza e l’accessibilità.

    La scelta dell’impianto dipende dallo spazio disponibile: in edifici con spazi ridotti si preferiscono ascensori oleodinamici o piattaforme elevatrici, capaci di adattarsi a vani stretti o irregolari.

    Anche gli ascensori compatti o miniascensori possono rappresentare una valida alternativa in contesti residenziali privati o piccoli condomini.

    Infine, per questo tipo di interventi è possibile accedere a incentivi fiscali specifici come la detrazione per l’abbattimento delle barriere architettoniche fino al 75% e l’IVA agevolata al 4% per soggetti con disabilità.

    in risposta a: ascensore in condominio non arriva al piano terra #4991
    Forum Ascensore Admin
    Amministratore del forum

    Sì, se l’ascensore del tuo condominio non arriva al piano terra, hai pieno diritto di chiedere l’adeguamento per motivi di accessibilità, soprattutto se l’attuale configurazione rappresenta un ostacolo concreto alla mobilità.

    In base alla normativa italiana e alle disposizioni in materia di abbattimento delle barriere architettoniche, in particolare la legge 13/1989 e il D.M. 236/1989, ogni edificio condominiale deve garantire il più possibile l’accesso agevole anche alle persone con disabilità o con ridotta mobilità, comprese persone anziane o con difficoltà temporanee.

    L’adeguamento dell’ascensore per raggiungere il piano terra rientra tra gli interventi considerati funzionali all’eliminazione delle barriere architettoniche.

    Secondo l’articolo 1102 del Codice Civile e successive interpretazioni giurisprudenziali, se l’intervento non altera la destinazione d’uso delle parti comuni e non impedisce agli altri condomini il normale utilizzo, può essere eseguito anche senza l’unanimità.

    In caso di opposizione da parte di alcuni condomini, un singolo interessato, soprattutto se portatore di handicap o con familiari disabili, può fare ricorso all’autorità giudiziaria per ottenere il permesso a installare o adeguare l’ascensore a sue spese.

    Inoltre, sono previste agevolazioni fiscali specifiche per questo tipo di interventi.

    Per l’installazione o il potenziamento di impianti destinati a migliorare l’accessibilità, è possibile accedere a detrazioni IRPEF fino al 75% in base alla normativa vigente (come il bonus barriere architettoniche). Anche l’IVA può essere ridotta al 4% per gli interventi destinati a soggetti con disabilità certificata.

    Tuttavia, prima di procedere è consigliabile rivolgersi a un tecnico abilitato per uno studio di fattibilità, che verifichi lo spazio disponibile, le eventuali modifiche strutturali necessarie e la compatibilità dell’intervento con le norme UNI EN 81-20 e 81-70, che regolano gli ascensori in termini di sicurezza e accessibilità.

    in risposta a: come capire se necessario cambiare la centralina #4951
    Forum Ascensore Admin
    Amministratore del forum

    La centralina è uno dei componenti più importanti, in quanto gestisce l’intero sistema di funzionamento dell’ascensore, regolando la pompa dell’olio, la velocità, le fermate e l’efficienza generale dell’impianto.

    Tuttavia, è una delle parti più costose da sostituire e il suo malfunzionamento deve essere ben documentato prima di procedere.

    Per comprendere se la sostituzione è davvero indispensabile, è importante richiedere un rapporto tecnico dettagliato con l’indicazione precisa dei guasti riscontrati, delle prove effettuate e delle ragioni per cui la centralina non sarebbe più riparabile.

    Il semplice rallentamento dell’ascensore, piccoli disallineamenti al piano o rumori non sono sempre sintomi sufficienti per una sostituzione completa.

    In molti casi, infatti, il problema può derivare da sensori malfunzionanti, usura delle elettrovalvole, problemi software o necessità di aggiornamenti parziali.

    Una delle soluzioni più utili in questi casi è richiedere un secondo parere tecnico, anche da parte di un’altra ditta di manutenzione ascensori. Questo confronto può confermare la diagnosi o ribaltarla.

    Inoltre, valuta se nel tuo contratto di manutenzione è inclusa la sostituzione della centralina in caso di usura: in alcuni contratti di manutenzione “totale”, tale intervento potrebbe essere coperto, evitando così ulteriori spese.

    Un altro aspetto fondamentale riguarda l’età e il tipo di impianto: se la centralina ha più di 20 anni, potrebbe non essere più conforme agli standard moderni in termini di efficienza energetica e sicurezza, giustificando l’intervento.

    in risposta a: Installazione nuovo ascensore #4939
    Forum Ascensore Admin
    Amministratore del forum

    Buonasera,

    Secondo l’articolo 1124, quando si tratta di scale e ascensori in un condominio, le spese vanno ripartite tra i condomini per metà in base ai millesimi di proprietà e per l’altra metà in proporzione all’altezza del piano, tenendo conto anche dei piani interrati o seminterrati in cui vi siano abitazioni o esercizi commerciali.

    Nel tuo caso, sembra che sia stato adottato un metodo diverso, cioè metà della spesa è calcolata in base ai millesimi di proprietà (A) e l’altra metà sulla base di una media aritmetica tra A e B (ovvero A+B/2), dove B rappresenta l’incidenza del piano.

    Questa formula però non riflette in modo fedele il criterio normativo, perché di fatto altera l’equilibrio previsto dalla legge: il calcolo corretto è esattamente il 50% in base ai millesimi di proprietà (A) e il restante 50% in base al solo criterio dell’altezza del piano (B), senza media tra i due.

    Applicare la formula A + B/2, anche se può sembrare un compromesso, porta a una duplicazione parziale del peso dei millesimi all’interno della seconda metà, attribuendo indirettamente più valore alla proprietà rispetto al piano.

    Questo può generare diseguaglianze nei contributi.

    Il metodo da utilizzare deve attenersi rigorosamente a quanto stabilito dalla legge, cioè metà in base ai millesimi di proprietà e metà in base al piano.

    Qualsiasi altra modalità dovrebbe essere giustificata da un regolamento condominiale contrattuale approvato all’unanimità o da una delibera assembleare accettata senza contestazioni, altrimenti potrebbe essere impugnata perché contraria al disposto normativo.

    in risposta a: piattaforma elevatrice condominiale in cortile #4857
    Forum Ascensore Admin
    Amministratore del forum

    L’installazione di una piattaforma elevatrice nel cortile condominiale richiede un’attenta valutazione normativa e il rispetto di specifici adempimenti amministrativi.

    Sì, nella maggior parte dei casi è necessario ottenere permessi particolari dal Comune prima di procedere con l’installazione.

    Infatti, una piattaforma elevatrice, anche se di dimensioni ridotte e destinata all’uso di persone con disabilità o con difficoltà motorie, è comunque un’opera edilizia che modifica l’aspetto e la fruibilità di uno spazio comune e può influire sulla volumetria dell’edificio.

    In base alla normativa urbanistica italiana, l’installazione di una piattaforma elevatrice in ambito condominiale rientra generalmente tra gli interventi di edilizia libera solo se realizzata completamente all’interno di un’abitazione privata e in assenza di opere murarie.

    Tuttavia, nel caso specifico di una piattaforma esterna collocata nel cortile condominiale, è quasi sempre richiesto il rilascio di un titolo abilitativo edilizio, che può essere una CILA (Comunicazione Inizio Lavori Asseverata) o una SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività), a seconda del tipo di opere necessarie.

    Dal punto di vista condominiale, l’installazione della piattaforma elevatrice nel cortile comune deve essere autorizzata dall’assemblea condominiale.

    Secondo la giurisprudenza e l’articolo 1120 del Codice Civile, l’intervento può essere approvato con le maggioranze semplificate, se finalizzato all’abbattimento delle barriere architettoniche.

    in risposta a: perche ascensore si ferma al piano possibili cause e manutenzione #4853
    Forum Ascensore Admin
    Amministratore del forum

    Se il tuo ascensore si ferma frequentemente tra un piano e l’altro, è molto probabile che vi sia un malfunzionamento tecnico che richiede un intervento tempestivo. Le cause possono essere molteplici.

    Una delle più comuni cause di blocco può essere il malfunzionamento del sistema di livellamento, ovvero quel meccanismo che consente alla cabina di fermarsi esattamente allineata con il piano. Se questo sistema è difettoso o mal tarato, l’ascensore può arrestarsi in posizioni intermedie.

    Un’altra causa frequente è l’usura delle funi o dei sensori di piano, che può compromettere la corretta comunicazione tra la cabina e il quadro di comando. Anche i problemi elettrici, come contatti difettosi, inverter guasto, centralina mal funzionante o cablaggi danneggiati, possono provocare arresti anomali tra i piani.

    Altre possibili cause includono lo sforzo eccessivo del motore, specialmente se l’ascensore trasporta più peso del consentito, oppure la presenza di ostacoli o detriti nelle guide di scorrimento che impediscono il movimento fluido della cabina.

    Indipendentemente dalla causa specifica, è fondamentale chiamare subito la ditta incaricata della manutenzione. Secondo quanto previsto dalla normativa vigente, in particolare dal DPR 162/1999 aggiornato dal DPR 23/2017, ogni impianto elevatore deve essere sottoposto a manutenzione regolare da parte di un’azienda specializzata abilitata.

    Qualsiasi anomalia di funzionamento deve essere segnalata tempestivamente all’amministratore di condominio o, se si tratta di un ascensore privato, direttamente al manutentore, che dovrà intervenire per ispezionare, diagnosticare e risolvere il problema.

    Continuare a utilizzare un ascensore che si ferma tra i piani può essere pericoloso e può aggravare il guasto, aumentando i costi di riparazione. Inoltre, in caso di incidente, la mancata segnalazione e l’uso improprio dell’impianto potrebbero comportare responsabilità legali per il proprietario o per l’amministratore del condominio.

    in risposta a: tecnologie emergenti ascensori #4849
    Forum Ascensore Admin
    Amministratore del forum

    Il settore degli ascensori sta vivendo una profonda trasformazione grazie all’introduzione di tecnologie emergenti che mirano a migliorare l’efficienza energetica, l’esperienza utente, la connettività e la sicurezza degli impianti elevatori.

    Tra le tecnologie più all’avanguardia, una delle più significative è l’intelligenza artificiale applicata ai sistemi di gestione del traffico passeggeri.

    Gli ascensori di nuova generazione utilizzano algoritmi predittivi che analizzano in tempo reale i flussi di persone e ottimizzano la sequenza delle fermate per ridurre i tempi di attesa e i consumi energetici, soprattutto in edifici ad alta densità.

    Un’altra innovazione rilevante è la diffusione della manutenzione predittiva basata su IoT (Internet of Things).

    Gli ascensori vengono dotati di sensori intelligenti che monitorano continuamente lo stato di usura di componenti come funi, motori, porte e centraline.

    Dal punto di vista energetico, i nuovi ascensori stanno adottando sistemi rigenerativi in grado di recuperare l’energia prodotta durante la discesa e l’arresto della cabina, reimmettendola nella rete elettrica dell’edificio.

    Questo tipo di tecnologia, combinato con motori a magneti permanenti e inverter di ultima generazione, consente una riduzione del consumo energetico fino al 50%, contribuendo a rendere gli edifici più sostenibili e ad aumentare la classe energetica del fabbricato.

    Un’altra frontiera che sta rivoluzionando il settore è l’integrazione degli ascensori con i sistemi di building automation.

    Oggi è possibile gestire l’ascensore da remoto tramite smartphone, tablet o assistenti vocali, prenotare la cabina, configurare accessi personalizzati e perfino abilitare percorsi differenziati per utenti con disabilità.

    Le soluzioni contactless sono diventate sempre più richieste anche per motivi igienici, permettendo il comando dell’ascensore tramite app o sensori di prossimità senza toccare fisicamente pulsanti.

    in risposta a: installare ascensore con condomini contrari come fare #4847
    Forum Ascensore Admin
    Amministratore del forum

    Sì, l’ascensore può essere installato anche se una parte dei condomini è contraria, purché si rispettino le maggioranze e le tutele previste dal Codice Civile.

    L’installazione di un nuovo impianto elevatore è un’innovazione ex articolo 1120: per essere approvata basta la maggioranza degli intervenuti in assemblea che rappresenti almeno un terzo dei millesimi dell’edificio (articolo 1136, comma 2).

    Se l’ascensore serve anche ad abbattere barriere architettoniche, la Cassazione e la legge 13/1989 riconoscono un favor particolare, ritenendo legittima l’opera finché non compromette stabilità, sicurezza o decoro del fabbricato.

    Se la maggioranza necessaria non viene raggiunta, i singoli proprietari interessati possono comunque procedere a proprie spese (articoli 1102 e 1120 c.c.), a condizione che l’installazione non limiti l’uso delle parti comuni agli altri condomini.

    L’impianto diventa di loro esclusiva proprietà e gestione; chi inizialmente ha votato contro potrà aderire in futuro versando la quota di capitale rivalutata.

    Le spese di realizzazione si ripartiscono fra i soli promotori finché l’ascensore resta di uso parziale; se invece l’opera è stata approvata con la maggioranza assembleare, i costi vanno suddivisi secondo l’articolo 1124: metà in base ai millesimi di proprietà e metà in base all’altezza del piano.

    Ricorda infine che l’installazione di ascensori in edifici esistenti gode del Bonus Barriere Architettoniche 75%, detraibile in cinque anni, purché l’impianto rispetti i requisiti del D.M. 236/1989 e delle norme UNI EN 81.

    in risposta a: responsabilità amministratore condominio manutenzione ascensore #4835
    Forum Ascensore Admin
    Amministratore del forum

    Le responsabilità legali dell’amministratore condominiale in materia di manutenzione degli ascensori sono molto precise e rilevanti, in quanto legate alla sicurezza delle persone e alla corretta gestione di un impianto soggetto a normative tecniche e leggi specifiche.

    L’amministratore di condominio, in base all’articolo 1130 del Codice Civile, ha l’obbligo di curare l’osservanza del regolamento condominiale, di far eseguire le deliberazioni dell’assemblea, di gestire i servizi comuni e di vigilare sulla corretta manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti, tra cui rientra l’ascensore condominiale.

    In questo contesto, l’amministratore è il soggetto formalmente responsabile della regolare manutenzione dell’ascensore, dell’affidamento del servizio a una ditta abilitata, della conservazione dei registri tecnici e dell’aggiornamento della documentazione obbligatoria.

    In particolare, l’amministratore deve assicurarsi che l’impianto elevatore sia sottoposto alle verifiche periodiche previste dalla legge, tra cui la manutenzione ordinaria mensile e le ispezioni biennali da parte di enti notificati, come indicato nel DPR 162/1999, aggiornato dal DPR 23/2017.

    Deve inoltre garantire che siano eseguiti tempestivamente gli interventi necessari per eliminare eventuali difetti segnalati dai tecnici manutentori, e vigilare affinché l’impianto sia sempre sicuro e conforme alle norme UNI EN 81 e alla Direttiva Macchine se applicabile.

    La mancata esecuzione delle manutenzioni obbligatorie, o la scelta di ditte non abilitate, può esporre l’amministratore a responsabilità civili, penali e patrimoniali in caso di incidenti, guasti gravi o lesioni a persone.

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