L’installazione di un montascale in condominio per il superamento di barriere architettoniche è un diritto riconosciuto dalla normativa italiana, specialmente quando vi sono persone con disabilità certificate. La situazione che descrivi, in cui tua madre ha subito una frattura e ha difficoltà a salire le scale, rientra pienamente nei casi in cui è necessario garantire un accesso adeguato agli spazi comuni. La presenza di sette gradini che impediscono il raggiungimento dell’ascensore rappresenta un ostacolo significativo per la mobilità e deve essere affrontata con soluzioni conformi alla legge.
Nel tuo caso, la realizzazione di una rampa non è fattibile a causa di una pendenza superiore ai limiti normativi, come indicato dal D.M. 236/1989, che stabilisce requisiti precisi per le pendenze ammesse. La scelta più indicata, dunque, è l’installazione di un montascale, che può essere a poltroncina o a pedana, con costi che variano dai 3.500 euro ai 7.000 euro a seconda del modello scelto. Il montascale a pedana sarebbe la soluzione più inclusiva, consentendo di trasportare la carrozzina senza bisogno di trasferimenti, ma il costo più elevato rappresenta un ostacolo economico.
Per quanto riguarda l’approvazione dell’assemblea condominiale, la legge prevede che gli interventi per l’eliminazione delle barriere architettoniche possano essere deliberati con una maggioranza qualificata, ovvero con almeno la metà dei millesimi dell’edificio (Legge 13/1989). Tuttavia, se i condomini non partecipano o si oppongono, hai comunque la possibilità di procedere in autonomia senza il loro consenso, purché l’intervento non alteri la sicurezza e la stabilità dell’edificio. Il costo dell’installazione, in questo caso, verrebbe sostenuto interamente da te o da chi ne usufruisce, ma senza vincoli da parte dell’assemblea.
Un altro aspetto fondamentale riguarda i finanziamenti statali. Esistono agevolazioni come il Bonus Barriere Architettoniche 75%, che consente di detrarre fino al 75% della spesa sostenuta per l’installazione di dispositivi per la mobilità, inclusi i montascale. Questo incentivo riduce significativamente l’investimento iniziale, rendendo l’opera più sostenibile dal punto di vista economico. Inoltre, alcuni contributi regionali e comunali potrebbero coprire parte della spesa, quindi è consigliabile verificare con il proprio Comune di residenza l’eventuale disponibilità di fondi dedicati.
Per quanto riguarda la residenza di tua madre, la normativa sui contributi per le barriere architettoniche specifica che il richiedente deve avere la residenza nell’immobile in cui viene eseguito l’intervento. Tuttavia, se tua madre dimora stabilmente con te e riceve assistenza continuativa, potresti presentare una documentazione che attesti la sua situazione, verificando con il Comune o l’ASL se può comunque beneficiare delle agevolazioni previste.
Infine, in merito alla tipologia di montascale finanziabile, il D.M. 236/1989, all’articolo 8.1.13, specifica che le soluzioni adottate devono garantire la massima accessibilità. Sebbene la pedana sia la scelta ideale, non è escluso che anche un montascale a poltroncina possa essere accettato se ritenuto sufficiente per rispondere alle esigenze di mobilità della persona disabile. Per evitare problemi, ti consiglio di consultare un tecnico specializzato o un’associazione che si occupa di diritti delle persone con disabilità, così da ottenere un parere professionale sulla conformità dell’intervento.
Dal punto di vista pratico, la soluzione migliore è procedere con un’ulteriore richiesta in assemblea, magari supportata da un parere tecnico e dalla documentazione sui contributi disponibili, per cercare di convincere gli altri condomini a partecipare alla spesa. Se ciò non fosse possibile, potresti comunque procedere autonomamente, sfruttando i bonus fiscali per ridurre l’impatto economico. L’importante è raccogliere tutta la documentazione necessaria per accedere alle agevolazioni e verificare con gli enti competenti la possibilità di ottenere ulteriori contributi per l’abbattimento delle barriere architettoniche.