UNI EN 81-40 sicurezza per i servoscala e le piattaforme elevatrici

Normativa Tecnica UNI EN 81-40: sicurezza per i servoscala e le piattaforme elevatrici

La normativa tecnica UNI EN 81-40 rappresenta un punto di riferimento fondamentale per garantire la sicurezza degli impianti di sollevamento per disabili e anziani.

La prima norma UNI in questo ambito risale al 1991, successivamente sostituita nel 2009 da una versione più recente e completa. Oggi questa normativa stabilisce nel dettaglio i requisiti essenziali per la costruzione, fabbricazione, installazione e manutenzione dei servoscala elettrici.

Nel contesto italiano, dove l’abbattimento delle barriere architettoniche è regolato dalla Legge 13 del 1989, la norma UNI EN 81-40 si inserisce come strumento tecnico indispensabile per assicurare standard elevati di qualità e sicurezza.

La Direttiva Macchine 2006/42/CE, approvata dal Parlamento Europeo il 17/05/2006, ha ulteriormente rafforzato questo quadro normativo, sostituendo e migliorando la precedente Direttiva 95/16/CE.

In questo articolo analizzeremo tutti gli aspetti della normativa UNI EN 81-40.

Cos’è la norma UNI EN 81-40 e a cosa serve

La normativa tecnica UNI EN 81-40 costituisce il riferimento principale per i servoscala e le piattaforme elevatrici inclinate, progettate per assistere persone con mobilità ridotta. In particolare, la normativa copre tre tipologie principali di impianti:

  • servoscala con poltroncina per persona seduta
  • piattaforme per persona in piedi
  • piattaforme per il trasporto di carrozzine

Questi dispositivi devono essere fissati alla struttura dell’edificio, muoversi lungo il percorso di una scala o di una superficie inclinata accessibile ed essere destinati all’uso da parte di una sola persona.

La normativa ha come scopo primario quello di garantire elevati standard di sicurezza. Pertanto, stabilisce requisiti dettagliati per la progettazione, fabbricazione, installazione, manutenzione e smontaggio degli impianti.

I dispositivi devono includere:

  • Sistemi di arresto d’emergenza
  • Protezioni contro il rischio di caduta
  • Sistemi di controllo affidabili
  • Facilità d’uso
  • Accessibili a persone con diverse disabilità motorie
  • Il movimento dell’impianto deve garantire stabilità e sicurezza.

Un aspetto distintivo della UNI EN 81-40 è la sua applicazione esclusiva ai dispositivi che si muovono su piano inclinato, mentre gli ascensori tradizionali seguono altre normative specifiche.

Qual’è la differenza tra ascensore e piatatforme elevatrici?

Con l’introduzione della Direttiva Macchine 2006/42, la distinzione tra ascensori e piattaforme elevatrici è diventata più chiara: gli apparecchi di sollevamento per il trasporto di persone, di persone e cose, o soltanto di cose (se il supporto del carico è accessibile), la cui velocità di spostamento non supera 0,15 m/s rientrano nell’ambito della Direttiva Macchine.

Categorie di dispositivi coperti dalla norma

La normativa UNI EN 81-40 identifica con precisione diverse tipologie di dispositivi per il superamento delle barriere architettoniche:

  • Servoscala con pedana per persona in piedi

Il servoscala con pedana per persona in piedi, noto anche come pedana servoscala, è progettato per trasportare una persona in posizione eretta lungo una scala o un piano inclinato. Secondo la normativa, la pedana non può essere inferiore a 35 x 35 cm. Questa categoria di servoscala deve garantire una portata minima di 100 kg.

  • Montascale con sedile per persona seduta

Il montascale con sedile, o sedile servoscala, è specificatamente concepito per il trasporto di una persona in posizione seduta. Analogamente alla categoria precedente, anche per i montascale con sedile la portata minima è di 100 kg.

  • Piattaforma con sedile ribaltabile

Per quanto riguarda le caratteristiche dimensionali e di portata, questo tipo di servoscala segue le stesse specifiche del montascale a poltroncina. Il sedile ribaltabile, quando non in uso, può essere ripiegato per ridurre l’ingombro e consentire l’utilizzo della piattaforma in posizione eretta.

Pertanto, le dimensioni minime del sedile non devono essere inferiori a 35 x 40 cm, con il sedile posto a un’altezza tra 40 e 50 cm dalla pedana poggiapiedi. La portata minima è di 100 kg..

  • Piattaforma per carrozzina

Le dimensioni minime della piattaforma sono 70 x 75 cm quando installata in luoghi aperti al pubblico. In alcuni casi si trovano varianti con dimensioni maggiori: modelli standard (60-80 cm di larghezza), large (100 cm) ed extralarge (130 cm).

Per quanto riguarda la portata, questi dispositivi devono garantire un carico minimo di 150 kg in luoghi aperti al pubblico e 130 kg negli altri casi.

Una caratteristica importante di queste piattaforme è la possibilità di essere richiuse quando non in uso, occupando uno spazio ridotto che varia dai 30 ai 45 cm circa, a seconda del modello e della tipologia di scala.

Requisiti di progettazione, installazione e certificazioni

I requisiti tecnici per l’installazione di servoscala e piattaforme elevatrici sono rigorosamente definiti dalla normativa UNI EN 81-40 per garantire sicurezza e accessibilità agli utenti. Questi dispositivi devono rispettare precise specifiche durante la progettazione e l’installazione come:

  • Spazio minimo scale e servoscala dimensioni minime
  • Comandi accessibili e protezioni laterali
  • Ancoraggi e sistemi di guida

Il progetto tecnico deve contenere tutte le informazioni relative all’installazione, incluse dimensioni, materiali utilizzati e modalità di montaggio. Inoltre, deve includere disegni e schemi che illustrano la posizione e l’integrazione del dispositivo nell’edificio.

Parallelamente, la relazione tecnica deve presentare un’analisi dettagliata dei potenziali rischi e delle relative misure di mitigazione adottate. Questo documento è fondamentale per ottenere le licenze necessarie.

Al termine dell’installazione, la ditta installatrice deve rilasciare la Dichiarazione di Conformità CE, documento essenziale che certifica la rispondenza dell’impianto alle direttive europee applicabili.

Secondo la normativa vigente, per impianti con corsa inferiore ai 3 metri, la certificazione può essere rilasciata direttamente dal costruttore. Diversamente, è richiesto l’intervento di un ente notificato per il rilascio della certificazione.

Obblighi e controlli periodici

Dopo l’installazione di un servoscala conforme alla UNI EN 81-40, iniziano gli obblighi di manutenzione e controllo periodico che garantiscono sicurezza e funzionalità nel tempo.

Il DPR 214/2010 rende obbligatoria la manutenzione semestrale per tutti i montascale con tragitto superiore ai 2 metri. Questo controllo completo include verifica meccanica di guide e motore, controllo elettrico di sicurezze, test dei sistemi di emergenza, pulizia delle parti mobili e aggiornamento del libretto.

La manutenzione dura mediamente 1-2 ore e deve essere eseguita da un tecnico abilitato con patentino. Per dispositivi ad alta intensità di utilizzo sono necessari controlli mensili, mentre quelli usati con minore frequenza possono richiedere controlli annuali.

Oltre alla manutenzione semestrale, le verifiche di sicurezza devono essere effettuate ogni due anni. Queste ispezioni, dal costo medio di €180-300, verificano lo stato di conservazione dell’impianto e il corretto funzionamento dei dispositivi di sicurezza.

Al termine viene rilasciato un Certificato di Sicurezza da parte di enti accreditati o tecnici abilitati.

Normativa per servoscala e piattaforme elevatrici 

Nel contesto dell’abbattimento delle barriere architettoniche, quindi, la UNI EN 81-40 non rappresenta solo un insieme di regole da rispettare, ma piuttosto uno strumento concreto per migliorare la qualità della vita delle persone con mobilità ridotta.

Conseguentemente, la conoscenza approfondita di questa normativa risulta essenziale per tutti i professionisti coinvolti nella progettazione, installazione e manutenzione di questi dispositivi.

La normativa UNI EN 81-40 stabilisce standard rigorosi per garantire sicurezza e accessibilità dei dispositivi di sollevamento per persone con mobilità ridotta:

  • La norma copre tre tipologie principali: servoscala con sedile, piattaforme per persona in piedi e piattaforme per carrozzine con dimensioni e portate specifiche
  • L’installazione richiede spazio minimo di 90 cm sulla scala, comandi accessibili tra 70-110 cm di altezza e sistemi di ancoraggio certificati
  • È obbligatoria la Dichiarazione di Conformità CE, il progetto tecnico con analisi dei rischi e il libretto d’uso e manutenzione
  • La manutenzione semestrale è obbligatoria per tragitti superiori a 2 metri, con verifiche di sicurezza ogni 2 anni da parte di tecnici abilitati
  • Tutti gli interventi devono essere registrati nel libretto per garantire tracciabilità e conformità

Il rispetto scrupoloso di questa normativa non è solo un obbligo legale, ma rappresenta un impegno concreto verso l’inclusività e l’accessibilità degli spazi per tutti.

  1. Quali sono i principali tipi di dispositivi coperti dalla normativa UNI EN 81-40? La normativa copre tre categorie principali: servoscala con sedile per persona seduta, piattaforme per persona in piedi e piattaforme per il trasporto di carrozzine.
  2. Quali sono le dimensioni minime richieste per una piattaforma servoscala per carrozzine? Le dimensioni minime della piattaforma (escluse le costole mobili) devono essere di almeno 70 x 75 cm. La portata minima deve essere di 150 kg in luoghi pubblici e 130 kg in altri casi.
  3. Con quale frequenza deve essere effettuata la manutenzione obbligatoria di un servoscala? Per servoscala con tragitto superiore ai 2 metri, la manutenzione semestrale è obbligatoria.
  4. Quali documenti sono necessari dopo l’installazione di un servoscala? Dopo l’installazione, sono richiesti: la Dichiarazione di Conformità CE, il progetto tecnico con relazione di rischio e il libretto d’uso e manutenzione.
  5. Ogni quanto tempo devono essere effettuate le verifiche di sicurezza su un servoscala? Le verifiche di sicurezza devono essere effettuate ogni due anni.

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