Normativa Tecnica UNI EN 81-50 2014 progettazione, calcolo e verifica dei componenti ascensori

Normativa Tecnica UNI EN 81-50:2014: progettazione, calcolo e verifica dei componenti ascensori

La UNI EN 81-50 rappresenta un elemento fondamentale nella regolamentazione degli ascensori in Europa.

A partire dal 1999, infatti, la progettazione e l’installazione degli ascensori è stata regolamentata, inizialmente con la 95/16/CE e successivamente con la 2014/33/UE, attualmente in vigore.

Queste direttive hanno stabilito l’obbligatorietà assoluta del rispetto dei Requisiti Essenziali di Sicurezza e Tutela della Salute (RES).

In questo articolo, analizzeremo in dettaglio la UNI EN 81-50, concentrandoci sui requisiti di progettazione, calcolo e verifica dei componenti degli ascensori, per comprendere come queste norme garantiscano la sicurezza e l’affidabilità degli impianti che utilizziamo quotidianamente.

UNI EN 81-50

Il quadro normativo europeo per gli ascensori ha subito un’evoluzione significativa negli ultimi decenni, culminando con l’introduzione della UNI EN 81-50.

Questa norma si inserisce in un contesto regolamentare complesso che mira a garantire standard elevati di sicurezza e funzionalità per tutti gli impianti elevatori installati nell’Unione Europea.

La Direttiva 2014/33/UE, entrata in vigore il 20 aprile 2016, rappresenta il principale riferimento legislativo attuale per il settore ascensoristico europeo, sostituendo la precedente Direttiva 95/16/CE.

Questo documento stabilisce i requisiti fondamentali che fabbricanti e installatori devono rispettare per immettere i loro prodotti nel mercato europeo, con particolare attenzione ai Requisiti Essenziali di Sicurezza e Tutela della Salute (RES).

L’elemento chiave di questo sistema normativo è il concetto di “presunzione di conformità“. Ciò significa che gli ascensori e i componenti di sicurezza conformi a queste norme sono considerati conformi anche ai requisiti essenziali della Direttiva.

La UNI EN 81-50:2014, pertanto, rappresenta uno strumento fondamentale per i produttori e gli installatori che vogliono dimostrare la conformità dei propri prodotti ai requisiti europei, fornendo linee guida tecniche dettagliate.

Nella pratica, il rispetto delle norme armonizzate consente l’apposizione della marcatura CE.

Differenze tra EN 81-1/2 e EN 81-20/50

L’introduzione delle norme UNI EN 81-20 e UNI EN 81-50 nel 2014 ha segnato un cambiamento di paradigma nella regolamentazione tecnica degli ascensori.

Prima di queste, il settore era regolato dalle norme EN 81-1 e EN 81-2, che distinguevano gli ascensori in base al sistema di azionamento: elettrici nella parte 1 e idraulici nella parte 2.

Al contrario, le nuove norme UNI EN 81-20 e UNI EN 81-50 hanno adottato un approccio differente, non basato più sul tipo di azionamento ma sulle specifiche tecniche. In particolare:

  • La UNI EN 81-20 definisce i requisiti di sicurezza per la costruzione e l’installazione degli ascensori, indipendentemente dal sistema di trazione.
  • La UNI EN 81-50 specifica le modalità delle verifiche, dei calcoli e delle prove dei componenti per qualsiasi tipologia di impianto ascensoristico.

L’obiettivo era combinare i requisiti tecnici per gli ascensori elettrici e idraulici in un’unica norma, mantenendone una separata per le regole di progettazione e verifica dei componenti.

I principali vantaggi di questa nuova struttura normativa includono:

  1. Maggiore chiarezza e semplicità d’uso rispetto alle vecchie EN 81-1 e EN 81-2
  2. Miglioramenti in termini di accessibilità e sicurezza sia per i passeggeri che per i manutentori
  3. Un elevato livello di armonizzazione internazionale dei requisiti tecnici

Il periodo di transizione dalle vecchie alle nuove norme si è concluso il 31 agosto 2017. Da quel momento, la UNI EN 81-20 e la UNI EN 81-50 sono l’unico riferimento tecnico per gli ascensori nell’Unione Europea.

Come e dove applicare la UNI EN 81-50

La norma UNI EN 81-50 costituisce un pilastro fondamentale nel sistema normativo europeo per gli ascensori, avendo seguito un percorso di approvazione analogo a quello della UNI EN 81-20.

La norma UNI EN 81-50:2014 specifica in modo dettagliato le regole di progettazione, i calcoli, le verifiche e le prove dei componenti degli ascensori.

A differenza delle precedenti normative che distinguevano tra ascensori elettrici e idraulici, questa norma si applica a qualsiasi tipologia di impianto ascensoristico, indipendentemente dal sistema di trazione utilizzato.

In particolare, il documento si riferisce ai componenti impiegati nella progettazione di ascensori destinati al trasporto di:

  • Persone
  • Persone e cose
  • Solo cose
  • Altre tipologie simili di apparecchi di sollevamento

La UNI EN 81-50 dedica particolare attenzione ai componenti di sicurezza degli ascensori, definiti come “componenti previsti per svolgere, quando in uso, una funzione di sicurezza“.

La Direttiva Ascensori (2014/33/UE) fornisce un elenco specifico di elementi considerati come componenti di sicurezza, tra cui:

  • Paracadute
  • Limitatori di velocità
  • Dispositivi di blocco delle porte di piano
  • Altri dispositivi analoghi

Requisiti di calcolo per i componenti meccanici

I calcoli tecnici rappresentano una componente essenziale nella progettazione degli impianti ascensoristici, garantendo la sicurezza operativa attraverso parametri ben definiti.

Uno degli aspetti più importanti della norma riguarda i coefficienti di sicurezza da applicare alle funi e alle catene di sospensione.

Il coefficiente di sicurezza varia tuttavia in base alla configurazione dell’impianto:

  • Per ascensori elettrici con argano a frizione e solo 2 funi: coefficiente 16
  • Per ascensori elettrici con argano a frizione e 3 o più funi: coefficiente 12
  • Per ascensori elettrici con argani a tamburo: coefficiente 12
  • Per ascensori idraulici ad azione indiretta: coefficiente 12

Per quanto riguarda le catene di sospensione, la norma prevede un coefficiente di sicurezza minimo pari a 10, un valore superiore rispetto al coefficiente di 8 richiesto dal precedente DPR 1497/63.

La sezione 5.12 della UNI EN 81-50 definisce le modalità precise per il calcolo di questi parametri fondamentali. In particolare, la norma introduce il concetto di “numero equivalente” (N.equiv) delle pulegge, un parametro che influisce direttamente sul calcolo del coefficiente di sicurezza.

Per quanto concerne l’ispezione e la manutenzione, la norma stabilisce che le funi in acciaio devono essere sostituite quando presentano segni di deterioramento tali da compromettere la sicurezza dell’impianto.

A quali verifiche sono sottoposte le componenti?

La normativa UNI EN 81-50:2014 stabilisce una serie di prove rigorose che i componenti degli ascensori devono superare prima di essere considerati conformi agli standard di sicurezza.

La norma fornisce indicazioni dettagliate su:

  • Resistenza meccanica delle porte di cabina e di piano
  • I dispositivi di blocco
  • Test d’urto
  • Dispositivi di protezione contro il cortocircuito
  • Paracadute e limitatori di velocità

Per quanto riguarda il paracadute, elemento cruciale per la sicurezza dell’impianto, la UNI EN 81-50 richiede un esame di tipo specifico.

Il test viene effettuato mediante una pressa o un dispositivo simile che si muove senza brusche variazioni di velocità. Durante la prova si misurano due parametri fondamentali:

  • La distanza percorsa in funzione della forza applicata
  • La deformazione del blocco paracadute in funzione della forza o della distanza percorsa

Questa procedura permette di verificare la capacità del paracadute di arrestare efficacemente la cabina in caso di emergenza, garantendo così la sicurezza dei passeggeri.

Le prove di deformazione rappresentano un elemento chiave nella valutazione della resistenza strutturale dei componenti. La norma stabilisce diversi test con parametri precisi:

  • Test 300 N: applicando una forza di 300 N su un’area di 5 cm² (rotonda o quadrata), il componente non deve presentare deformazione permanente e la deformazione elastica deve essere inferiore a 15 mm
  • Test 1000 N: le porte di piano e cabina devono resistere senza deformazione permanente e senza compromettere la loro funzionalità, con una deformazione massima consentita di 10 mm
  • Test di resistenza con nuovi requisiti: deformazione permanente massima di 1 mm e deformazione elastica inferiore a 15 mm

La norma UNI EN 81-58:2018, complementare alla UNI EN 81-50, introduce inoltre prove specifiche di resistenza al fuoco per le porte di piano.

Focus su UNI EN 81-50

La normativa UNI EN 81-50 rappresenta quindi un pilastro fondamentale nella regolamentazione degli ascensori europei, fornendo linee guida precise per la progettazione, il calcolo e la verifica dei componenti.

  • Approccio unificato: La norma supera la distinzione tra ascensori elettrici e idraulici, applicando requisiti tecnici uniformi per tutti i tipi di impianto
  • Fattori di sicurezza critici: Le funi di sospensione richiedono coefficienti minimi di 12-16 volte il carico totale, mentre le catene necessitano di un coefficiente 10
  • Prove obbligatorie: Componenti come paracadute e dispositivi di blocco porte devono superare test dinamici specifici per garantire funzionalità in emergenza
  • Requisiti dimensionali precisi: Illuminazione minima 100 lux in cabina, 200 lux nel macchinario, con spazi di rifugio obbligatori nelle fosse oltre 2,50m
  • Conformità automatica: Il rispetto della norma garantisce presunzione di conformità alla Direttiva 2014/33/UE, semplificando la marcatura CE

La norma rappresenta il riferimento tecnico unico per progettisti e installatori, assicurando che ogni ascensore installato nell’UE rispetti i massimi standard di sicurezza per passeggeri e manutentori.

  1. Quali sono le principali verifiche obbligatorie per gli ascensori secondo la normativa? Le verifiche periodiche e straordinarie degli ascensori sono disciplinate dal D.P.R. 162/1999 e devono essere effettuate ogni due anni da un ente autorizzato.
  2. Quali sono i requisiti di illuminazione per la cabina dell’ascensore? La normativa richiede un’illuminazione minima di 100 lux all’interno della cabina ascensore e un’illuminazione di emergenza che garantisca almeno 5 lux per un’ora in caso di interruzione elettrica.
  3. Quali sono i coefficienti di sicurezza richiesti per le funi di sospensione? Per gli ascensori elettrici con argano a frizione e 3 o più funi, il coefficiente di sicurezza minimo richiesto è 12. Per impianti con solo 2 funi, il coefficiente sale a 16.
  4. Come deve essere garantita la sicurezza in caso di incendio nell’edificio? La norma UNI EN 81-73 specifica regole di sicurezza basate sulle segnalazioni, per garantire una risposta adeguata dell’impianto in situazioni di emergenza.
  5. Quali sono i requisiti di accesso alla fossa dell’ascensore? Per fosse con profondità superiore a 2,50 metri, è obbligatoria l’installazione di una porta dedicata. Nelle fosse meno profonde, l’accesso può avvenire attraverso una porta di piano.

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