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Forum Ascensore Admin.
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Silvia
OspiteBuongiorno,
è possibile ottenere una valutazione di un ascensore installato 13 anni fa?
L’impianto è stato realizzato nel 2012 dai condomini solo dai condomini del piano terzo quarto e quinto, configurandosi quindi come ascensore privato. All’epoca, il costo sostenuto è stato di 80.000 euro, con una detrazione fiscale del 50%.
Ora, per permettere ad altri condomini di entrare nella ripartizione dell’uso dell’ascensore, il calcolo del valore millesimale è stato effettuato sulla base del preventivo originale.
È corretto questo metodo di valutazione?
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Forum Ascensore Admin
Amministratore del forumLa valutazione di un ascensore installato 13 anni fa, in particolare quando inizialmente realizzato e finanziato solo da alcuni condomini, deve essere effettuata con criteri che tengano conto sia del valore attuale dell’impianto sia delle modalità di ripartizione delle spese per l’inclusione di nuovi utenti. L’ascensore, essendo stato costruito esclusivamente dai condomini dei piani terzo, quarto e quinto, è stato considerato a tutti gli effetti un impianto privato e non condominiale, almeno fino al momento in cui altri condomini hanno manifestato l’intenzione di utilizzarlo.
Per determinare correttamente il valore dell’ascensore e definire la quota di partecipazione per i nuovi utenti, l’utilizzo del preventivo originale come base di calcolo presenta alcune criticità. Il costo iniziale di 80.000 euro risale al 2012 e includeva una detrazione fiscale del 50%, che ha ridotto l’effettivo investimento sostenuto dai condomini originari. Inoltre, nel corso degli anni, l’impianto ha subito un naturale deprezzamento dovuto all’uso, all’usura dei componenti e al progresso tecnologico che potrebbe rendere gli ascensori più moderni più efficienti e meno costosi rispetto a quello installato 13 anni fa.
Un metodo più equo e oggettivo per determinare il valore attuale dell’ascensore sarebbe quello di effettuare una perizia tecnica da parte di un esperto del settore, come un ingegnere o un tecnico ascensorista, che possa valutare lo stato dell’impianto, il grado di usura e l’eventuale necessità di interventi di manutenzione straordinaria. Il valore residuo dell’ascensore dovrebbe essere calcolato considerando il suo deprezzamento nel tempo, seguendo criteri contabili e tecnici generalmente utilizzati per le valutazioni immobiliari e impiantistiche.
Se il valore millesimale è stato calcolato sulla base del costo originario senza tener conto dell’ammortamento e del valore attuale dell’impianto, potrebbe risultare non del tutto corretto. Un criterio più equo potrebbe essere quello di stabilire la quota di ingresso dei nuovi condomini in proporzione al valore residuo dell’ascensore, considerando anche il risparmio ottenuto grazie agli incentivi fiscali dell’epoca e le eventuali spese di manutenzione già sostenute nel corso degli anni.
Per evitare contestazioni e garantire una suddivisione equa dei costi, sarebbe opportuno discutere il tema in assemblea condominiale e, se necessario, richiedere il parere di un professionista che possa fornire una valutazione aggiornata e condivisa da tutte le parti coinvolte. Solo in questo modo si potrà garantire una ripartizione giusta e proporzionata delle spese tra vecchi e nuovi utilizzatori dell’impianto, evitando potenziali conflitti tra i condomini.
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