Installare un ascensore esterno in una villetta unifamiliare o bifamiliare è una scelta sempre più diffusa, soprattutto per migliorare l’accessibilità e aumentare il valore dell’immobile.
Tuttavia, quando si vive in un contesto residenziale condiviso o in un’area sottoposta a vincoli urbanistici, è possibile che alcuni vicini manifestino opposizione al progetto.
La domanda legittima è: i vicini possono realmente impedirne l’installazione? In generale, se l’ascensore esterno non invade spazi comuni, non compromette la stabilità strutturale degli edifici adiacenti, rispetta le distanze minime previste dal Codice Civile (articoli 873 e seguenti), i regolamenti edilizi comunali e le normative paesaggistiche e antisismiche, allora non può essere vietato arbitrariamente.
L’autorizzazione comunale rappresenta l’unico vero ostacolo: se il Comune approva il progetto e non ci sono violazioni formali, le proteste dei vicini non hanno valore legale, se non dimostrano un danno concreto e documentabile.
In sintesi, i vicini non possono opporsi all’installazione di un ascensore esterno in villetta se il progetto rispetta tutte le norme edilizie, urbanistiche e di sicurezza.