È una domanda molto utile, e in realtà è uno dei dubbi più comuni per chi utilizza un montascale, soprattutto in zone dove i blackout o gli sbalzi di corrente sono frequenti.
I modelli più recenti sono dotati di batterie tampone integrate, di solito collocate nella base del binario o all’interno della scocca motore. Queste batterie entrano automaticamente in funzione non appena si interrompe l’alimentazione principale, consentendo di completare il tragitto in corso o di raggiungere il piano più vicino in totale sicurezza.
Nella maggior parte dei casi, la batteria non serve a garantire l’uso prolungato dell’impianto, ma a terminare la corsa o compiere uno o due viaggi di emergenza.
È importante sottolineare che, anche con la batteria scarica, il montascale non si blocca di colpo né rischia di scendere bruscamente: i sistemi di sicurezza obbligatori (previsti dalle norme EN 81-40 per i montascale e piattaforme elevatrici) assicurano che la corsa venga interrotta in modo graduale e controllato.
Nel caso di montascale installati all’esterno, la batteria è protetta in un vano stagno e viene mantenuta in carica costante tramite un caricatore intelligente: se manca la corrente per poche ore, il sistema resta autonomo, ma in caso di interruzioni prolungate (oltre 24 ore) è bene evitare l’uso continuativo per non scaricarla completamente.