Ascensore rimosso anni fa per problemi strutturali: possiamo reinstallarlo oggi?

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    • #5957 Rispondi
      Carmen
      Ospite

      Buongiorno, scrivo per chiedere consiglio su una situazione piuttosto anomala che riguarda il nostro stabile. Si tratta di un condominio di 3 piani costruito a metà degli anni ’50, con 6 appartamenti.

      L’edificio era dotato di un piccolo ascensore condominiale, installato probabilmente negli anni ’70, ma circa 15 anni fa è stato rimosso completamente a causa di gravi problemi strutturali nel vano corsa, che mostrava cedimenti e infiltrazioni.

      All’epoca la spesa per il consolidamento era troppo alta e l’assemblea deliberò, con l’accordo della maggioranza, la disattivazione definitiva dell’impianto e la sua rimozione. Da allora, gli spazi del vano ascensore sono rimasti inutilizzati e in stato di abbandono, ma non sono stati demoliti né riconvertiti.

      Ora, a distanza di anni, due nuovi proprietari subentrati di recente stanno chiedendo la reinstallazione di un ascensore condominiale, proponendo un moderno mini-impianto elettrico a consumo ridotto.

      Hanno già fatto fare un sopralluogo e i tecnici hanno confermato che, con alcuni rinforzi murari e una spesa di circa 48.000 euro, sarebbe possibile procedere.

      Tuttavia, alcuni condomini storici si oppongono, sostenendo che l’ascensore è stato dismesso definitivamente, che non esiste più l’obbligo di ripristino e che “chi ha comprato sapeva già che non c’era l’impianto”.

      A questo punto mi sorgono diverse domande:

      Se un ascensore condominiale è stato rimosso con delibera assembleare, è possibile reinstallarlo oggi con una nuova delibera a maggioranza? Oppure servirebbe l’unanimità?

      Il vano tecnico preesistente può essere riutilizzato senza dover affrontare tutto l’iter urbanistico come fosse una nuova costruzione?

      Chi ha acquistato un appartamento negli anni successivi alla rimozione può comunque richiedere la reinstallazione invocando l’abbattimento delle barriere architettoniche?

      Vorremmo capire anche se esistono agevolazioni fiscali 2025 per il ripristino di ascensori rimossi in passato, oppure se il fatto che l’impianto non sia più attivo esclude questa possibilità. Grazie davvero

    • #5959 Rispondi
      Forum Ascensore Admin
      Amministratore del forum

      Buongiorno,
      dal punto di vista legale, un ascensore rimosso non perde la sua natura di bene condominiale se il vano e le parti tecniche sono ancora presenti e non sono stati riconvertiti in spazi privati. La delibera assembleare che ne ha disposto la rimozione 15 anni fa non ha valore di “rinuncia definitiva”, ma semplicemente ha sancito una scelta dettata dalle circostanze.

      Oggi, se un gruppo di condomini propone il ripristino, è possibile deliberare nuovamente in assemblea: non serve l’unanimità, ma la maggioranza qualificata prevista dall’art. 1120 del Codice Civile, che disciplina le innovazioni condominiali. Nel caso di installazione o reinstallazione di ascensori, la giurisprudenza è ormai consolidata nel riconoscere che si tratta di un’opera finalizzata all’abbattimento delle barriere architettoniche, quindi basta la maggioranza dei partecipanti, senza necessità del consenso unanime.

      Sul piano tecnico, la presenza del vecchio vano è un vantaggio, perché consente di riutilizzare uno spazio già esistente senza dover aprire nuove volumetrie. Naturalmente, trattandosi di un edificio anni ’50, sarà indispensabile un progetto strutturale con verifica statica, ma l’iter edilizio sarà più semplice rispetto a una nuova costruzione.

      Chi ha acquistato un appartamento quando l’ascensore non esisteva più mantiene comunque il diritto di chiedere la reinstallazione, perché la legge tutela l’accessibilità anche a favore dei nuovi condomini. E’ sbagliato dire che “chi ha comprato sapeva già che non c’era l’impianto” e quindi non può pretendere nulla.

      Sul fronte delle agevolazioni fiscali, resta attivo il bonus barriere architettoniche al 75%, che copre non solo le nuove installazioni ma anche gli interventi di adeguamento o ripristino degli impianti.

      Il fatto che l’ascensore sia stato dismesso in passato non esclude la possibilità di detrazione, a condizione che il nuovo impianto rispetti i requisiti di accessibilità per persone con disabilità e anziani previsti dal DM 236/1989.

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