Ascensore installato senza collaudo finale: possiamo continuare a usarlo?
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Forum Ascensore Admin.
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Maddalena
OspiteSalve a tutti. Sto cercando di chiarire una situazione delicata in un piccolo condominio di recente costruzione (ultimato nel 2021), composto da 6 appartamenti distribuiti su tre piani. L’ascensore è presente e funzionante fin da subito, ma da una verifica dei documenti condominiali è emerso che manca il certificato di collaudo definitivo dell’impianto. Nonostante questo, l’ascensore viene utilizzato regolarmente da tutti i condomini da oltre due anni, e la manutenzione è stata affidata a una ditta specializzata che, però, ha sollevato delle riserve sulla regolarità dell’impianto.
Il costruttore, contattato di recente, sostiene che “il collaudo non era obbligatorio perché l’impianto era già conforme alla normativa europea”, ma l’amministratore ha iniziato a preoccuparsi per eventuali responsabilità legali e assicurative.
Mi chiedo quindi se sia effettivamente possibile continuare a utilizzare un ascensore sprovvisto di collaudo definitivo e chi, in caso di controlli o incidenti, risponderebbe di eventuali danni o sanzioni. Inoltre, vorrei capire se è ancora possibile ottenere un collaudo a posteriori o se sarà necessario adeguare l’impianto alle normative attuali, con costi a carico del condominio.Qualcuno ha mai affrontato un caso simile, magari in contesti dove l’ascensore è stato utilizzato per anni senza autorizzazioni formali? E soprattutto, ci sono rischi concreti dal punto di vista normativo o assicurativo per chi utilizza quotidianamente un impianto mai collaudato ufficialmente?
Grazie a chi risponderà
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Forum Ascensore Admin
Amministratore del forumBuongiorno,
utilizzare un ascensore privo di collaudo definitivo e numero di matricola comunale non è regolare, e comporta responsabilità dirette per il costruttore, l’amministratore e lo stesso condominio.La normativa di riferimento è il D.P.R. 162/1999, aggiornato dal D.P.R. 23/2017, che disciplina l’installazione, la messa in esercizio e la manutenzione degli ascensori. In base all’articolo 12 del regolamento, ogni nuovo impianto deve essere denunciato al Comune prima della messa in esercizio, allegando la dichiarazione CE di conformità del costruttore e la documentazione tecnica dell’impianto.
Solo dopo la denuncia, l’ente comunale assegna un numero di matricola, che certifica la regolare iscrizione dell’impianto e consente di avviare le verifiche periodiche biennali da parte di un organismo notificato. In mancanza di questo passaggio, il suo utilizzo non è autorizzato.
Il fatto che l’ascensore sia conforme alla normativa europea (marchio CE) non sostituisce il collaudo amministrativo: la marcatura CE riguarda la conformità del prodotto ai requisiti di sicurezza, non la sua messa in servizio in un contesto specifico.
È possibile procedere a una regolarizzazione a posteriori presentando oggi la denuncia di esercizio tardiva al Comune, allegando la documentazione tecnica originale, il manuale d’uso e manutenzione, la dichiarazione CE e il verbale di messa in servizio.
Dal punto di vista delle responsabilità, fino al completamento del collaudo il condominio e l’amministratore si trovano in una posizione rischiosa. In caso di incidente o guasto, l’assicurazione condominiale potrebbe rifiutare il risarcimento, sostenendo che l’impianto non era in regola con gli obblighi di legge.
Inoltre, in caso di controlli o segnalazioni, il Comune può disporre la sospensione immediata dell’impianto e comminare sanzioni amministrative sia al costruttore sia al condominio per uso non autorizzato.
In termini pratici, la strada più corretta è incaricare subito un organismo di ispezione notificato (TÜV, IMQ, Bureau Veritas, Italcert, ecc.) per una verifica straordinaria di conformità e un sopralluogo tecnico. Il costo è limitato, ma consente di chiarire lo stato reale dell’impianto e capire se si può procedere direttamente alla denuncia tardiva.
Sotto il profilo dei rischi, il pericolo maggiore non è tanto la sanzione amministrativa quanto la responsabilità civile in caso di infortunio.
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