Ascensore bloccato da normativa antisismica: come possiamo intervenire?

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    • #5929 Rispondi
      Roberta gallo
      Ospite

      Siamo un piccolo condominio di 3 piani, composto da 6 unità abitative, situato in zona sismica 2.

      L’edificio è stato costruito negli anni ’60 e non ha mai avuto un ascensore. Ora, su iniziativa di alcuni proprietari (tra cui me), stiamo cercando di installare un mini ascensore condominiale interno, ma ci siamo scontrati con un problema inatteso: il tecnico incaricato del progetto preliminare ci ha comunicato che, secondo le normative antisismiche aggiornate, non è possibile realizzare il vano in muratura all’interno della tromba delle scale senza un intervento strutturale sull’intero edificio.

      Il problema è che il vano ascensore andrebbe ad interrompere la continuità delle pareti portanti e ciò, in un edificio non adeguato sismicamente, rappresenta un intervento non autorizzabile senza adeguamento generale.

      La soluzione alternativa sarebbe realizzare un ascensore esterno in acciaio, ma questo comporterebbe una spesa molto superiore (i preventivi superano i 65.000 euro) e interventi sulle fondazioni.

      A questo punto mi chiedo:

      È davvero obbligatorio adeguare l’intero edificio alle norme antisismiche per poter inserire un ascensore interno in un condominio esistente?

      Esistono deroghe o casi in cui è possibile procedere con un’opera “leggera” senza dover rifare completamente le strutture portanti?

      In alternativa, un ascensore esterno in acciaio viene considerato “struttura indipendente” o deve comunque rispettare i vincoli antisismici dell’edificio principale?

      L’amministratore è poco informato e molti condomini stanno già pensando di rinunciare, ma io ho difficoltà motorie e speravo di accedere al bonus barriere architettoniche. Qualcuno ha esperienza con questo tipo di problematiche legate a norme antisismiche e ascensori condominiali?

    • #5931 Rispondi
      Forum Ascensore Admin
      Amministratore del forum

      Buongiorno,
      il tema che sollevi è molto delicato perché tocca due aspetti strettamente collegati: la sicurezza sismica e l’abbattimento delle barriere architettoniche.

      Nel tuo caso il tecnico ha perfettamente chiarito il punto centrale: realizzare un vano ascensore interno in un condominio degli anni ’60, privo di adeguamento antisismico e situato in zona sismica 2, comporta inevitabilmente un’interferenza con le strutture portanti. .

      Per rispondere alle tue domande: sì, nella maggior parte dei casi per inserire un vano interno che incida sulle strutture portanti occorre almeno un progetto antisismico generale e l’autorizzazione sismica da parte del Genio Civile, che difficilmente rilascia pareri favorevoli se non c’è un adeguamento o un miglioramento dell’intero fabbricato.

      Deroghe vere e proprie non esistono, anche se talvolta i progettisti riescono a studiare soluzioni alternative con mini-ascensori che non richiedono demolizioni importanti, ma si tratta di casi molto limitati e sempre da valutare con perizia ingegneristica.

      L’ascensore esterno, invece, viene generalmente considerato una struttura indipendente. Deve comunque rispettare le norme antisismiche perché è un’opera ancorata al suolo e collegata all’edificio, ma essendo costruito in acciaio con proprie fondazioni e telai può essere autorizzato senza dover intervenire sull’intero condominio.

      Capisco la frustrazione di trovarti di fronte a costi più alti, ma se vuoi sfruttare il bonus barriere architettoniche la strada più percorribile resta quella di un ascensore esterno.

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