Articolo 2043 Codice Civile e Responsabilità Incidenti Ascensore
Ogni anno si registra un numero considerevole di incidenti con ascensore nei condomini italiani, situazioni in cui l’articolo 2043 Codice Civile diventa fondamentale per stabilire le responsabilità.
Secondo un’indagine di Ascensoristi.com, portale di riferimento degli ascensori, questi incidenti sono sorprendentemente frequenti. Le cause principali sono:
- Il dislivello tra la cabina e il piano di arrivo
- I movimenti incontrollati dell’ascensore
- Le chiusure improvvise delle porte dovute a fotocellule e sensori guasti
In questo articolo analizzeremo come l’articolo 2043 del codice civile si applichi a questi casi e quale sia la sua relazione con l’articolo 2051, che afferma:
“Ciascuno è responsabile del danno cagionato dalle cose che ha in custodia, salvo che provi il caso fortuito”.
Infatti, il condominio è generalmente considerato custode dell’ascensore e quindi responsabile per i danni causati da questo. Esamineremo quindi la responsabilità extracontrattuale che grava sul condominio e quali sono i diritti di chi subisce un infortunio e come ottenere un giusto risarcimento.
Cos’è il danno ingiusto? Articolo 2043 Codice Civile
L’articolo 2043 del Codice Civile rappresenta il pilastro fondamentale della responsabilità civile nel sistema giuridico italiano. Il testo recita:
“Qualunque fatto doloso o colposo che cagiona ad altri un danno ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno”.
Questa norma stabilisce il principio generale secondo cui chi causa un danno ingiusto ad altri è tenuto a risarcirlo.
Per applicare correttamente questa disposizione, devono coesistere tre elementi essenziali:
- Un comportamento doloso o colposo
- Un danno subito dalla vittima
- Nesso causale tra la condotta e il danno
Il concetto di “danno ingiusto” rappresenta il fulcro dell’articolo 2043. Non tutti i danni sono risarcibili, ma solo quelli qualificabili come “ingiusti”.
Un danno è considerato ingiusto quando lede un interesse giuridicamente rilevante della vittima, meritevole di tutela secondo l’ordinamento.
Negli incidenti in ascensore, il danno ingiusto può manifestarsi in diverse forme:
- Lesioni fisiche causate da cadute dovute al dislivello tra cabina e piano
- Traumi provocati da movimenti bruschi dell’impianto
- Danni derivanti dal malfunzionamento delle porte.
In questi casi, la giurisprudenza riconosce generalmente la risarcibilità sia dei danni patrimoniali (spese mediche, perdita di reddito) sia di quelli non patrimoniali (sofferenza fisica e morale).
Responsabilità extracontrattuale
L’articolo 2043 disciplina la responsabilità extracontrattuale, detta anche “aquiliana”, che si differenzia dalla responsabilità contrattuale perché non presuppone l’esistenza di un precedente rapporto obbligatorio tra le parti.
Nei casi di incidenti in ascensore, il condominio, in qualità di custode dell’impianto, può essere chiamato a rispondere dei danni subiti dagli utenti.
Tuttavia, è importante sottolineare che la responsabilità ex articolo 2043 è basata sulla colpa, quindi il danneggiato deve dimostrare non solo il danno subito e il nesso causale, ma anche l’elemento soggettivo (dolo o colpa) in capo al danneggiante.
Incidenti in ascensore: cause frequenti e responsabilità
Gli incidenti in ascensore rappresentano un fenomeno preoccupante in Italia, dove ogni giorno più di 100 persone restano intrappolate in queste cabine.
Nonostante siano considerati mezzi di trasporto sicuri, il 40% degli impianti è in funzione da più di 30 anni, fattore che contribuisce significativamente all’aumento dei rischi.
Le cause comuni sono:
- Dislivello tra cabina e piano
Il dislivello tra cabina e piano d’arrivo costituisce una delle cause più frequenti di incidenti ascensore, rappresentando il 25% dei casi registrati. Questo problema si verifica quando l’ascensore non si allinea perfettamente con il pavimento del piano, creando uno scalino inaspettato.
- Guasti a fotocellule e sensori
Le fotocellule sono elementi di sicurezza fondamentali negli ascensori. Funzionano come sensori che rilevano la presenza di persone o oggetti, impedendo la chiusura delle porte quando il passaggio non è libero. I guasti a questi dispositivi possono causare chiusure improvvise delle porte, provocando schiacciamenti e lesioni agli utenti.
- Movimenti incontrollati della cabina
I movimenti incontrollati della cabina rappresentano un’altra causa significativa di incidenti. Questi possono derivare da problemi all’impianto elettrico, guasti al motore o malfunzionamenti delle funi dell’ascensore. La normativa EN 81-20/50:2014 richiede l’installazione di dispositivi di protezione specifici che impediscano i movimenti incontrollati della cabina quando la porta è aperta, proprio per ridurre questi rischi.
Secondo la giurisprudenza, il condominio è considerato custode dell’ascensore ex articolo 2051 del Codice Civile. L’amministratore, in quanto responsabile della sicurezza delle persone all’interno dello stabile, ha l’obbligo di garantire la corretta manutenzione dell’impianto.
In caso di incidenti, entrambi sono ritenuti responsabili, salvo che non dimostrino l’assenza di causalità tra l’incidente e la mancata manutenzione.
Quando il condominio può essere esonerato da responsabilità
Sebbene il condominio sia generalmente ritenuto responsabile per i danni causati dall’ascensore, esistono circostanze in cui può essere esonerato da tale responsabilità.
- Caso fortuito
Il “caso fortuito” rappresenta un evento imprevisto e inevitabile che interrompe il nesso causale tra la cosa in custodia e il danno.
Tra gli eventi che possono costituire caso fortuito nei malfunzionamenti dell’ascensore troviamo: fenomeni atmosferici, terremoti e sbalzi di corrente elettrica.
- Colpa del danneggiato e grado di attenzione richiesto
La condotta del danneggiato può escludere la responsabilità del condominio solo quando possiede due caratteristiche essenziali: deve essere colposa e non prevedibile dal custode. Pertanto, una semplice disattenzione dell’utente non costituisce automaticamente caso fortuito.
Secondo la Corte di Cassazione, il condominio non è responsabile quando riesce a dimostrare che la condotta della vittima, oltre ad essere negligente, era anche imprevedibile.
Tuttavia, il Tribunale di Savona ha stabilito che per gli anziani, con capacità motorie e cognitive ridotte, la prevedibilità del pericolo è inferiore rispetto all’utente medio, mantenendo quindi la responsabilità del condominio.
Come ottenere il risarcimento per incidente in ascensore
Dopo un incidente in ascensore, documentare correttamente l’accaduto diventa essenziale per ottenere un giusto risarcimento. E’ necessario:
- Prova del danno e nesso causale
Per avviare una richiesta di risarcimento, occorre dimostrare tre elementi fondamentali:
- Evento dannoso
- Danno subito
- Nesso causale tra i due
Non basta semplicemente affermare di aver subito un infortunio; il danno deve essere concretamente provato attraverso certificati medici, referti e diagnosi del pronto soccorso.
La richiesta di risarcimento va inviata al condominio, in quanto custode dell’impianto. Una volta ricevuta la richiesta, qualora sia stata stipulata una polizza assicurativa condominiale, sarà compito dell’amministratore contattare la compagnia d’assicurazioni per avviare le verifiche e le pratiche di risarcimento.
Il consiglio per chi ha subito danni a causa dell’uso di un ascensore condominiale è rivolgersi a un avvocato per far valere al meglio i propri diritti.
Qualora non si riesca a trovare un accordo tra danneggiato e condominio sulla dinamica dell’incidente o sulla quantificazione del risarcimento, sarà necessario avviare una causa civile davanti a un giudice. I tempi per ottenere il risarcimento variano: da 1 a 3 mesi per la via stragiudiziale, da 6 a 12 mesi in caso di causa civile, fino a 2 anni per casi più complessi.
Il termine di prescrizione per il diritto al risarcimento è di 5 anni dalla data dell’incidente.
Art 2043 cc: punti chiave
L’art. 2043 del cc svolge un ruolo determinante nell’attribuzione delle responsabilità all’interno dei condomini.
Comprendere la responsabilità negli incidenti in ascensore è fondamentale per tutelare i propri diritti e ottenere un giusto risarcimento. Secondo l’articolo 2043 del Codice Civile:
- Il condominio è custode dell’ascensore e responsabile per i danni causati, salvo prova del caso fortuito secondo l’articolo 2051
- Le cause principali degli incidenti sono dislivello cabina-piano, guasti a fotocellule e movimenti incontrollati dell’impianto
- Per ottenere risarcimento servono prove concrete: certificati medici, testimonianze e documentazione dell’evento dannoso
- Il condominio si esonera solo con caso fortuito o colpa imprevedibile del danneggiato, ma anziani hanno maggiore tutela
- La richiesta di risarcimento va inviata al condominio che attiverà l’assicurazione; in caso di disaccordo si procede con causa civile
La documentazione tempestiva e l’assistenza legale qualificata sono elementi chiave per far valere efficacemente i propri diritti, considerando che il termine di prescrizione è di 5 anni dall’incidente.
- Quali sono le principali cause di incidenti in ascensore nei condomini? Le cause più frequenti sono il dislivello tra cabina e piano, guasti alle fotocellule e sensori, e movimenti incontrollati della cabina.
- Chi è responsabile in caso di incidente in ascensore condominiale? Generalmente, il condominio è considerato custode dell’ascensore e quindi responsabile per i danni causati, secondo l’articolo 2051 del Codice Civile.
- In quali casi il condominio può essere esonerato dalla responsabilità per un incidente in ascensore? Il condominio può essere esonerato in caso di “caso fortuito”, ovvero un evento imprevisto e inevitabile, o quando la condotta del danneggiato è colposa e non prevedibile.
- Come si può ottenere un risarcimento per un incidente in ascensore? Per ottenere un risarcimento, è necessario dimostrare il danno subito attraverso certificati medici, prove concrete dell’incidente e inviare la richiesta al condominio.
- Quanto tempo si ha per richiedere un risarcimento dopo un incidente in ascensore? Il termine di prescrizione per il diritto al risarcimento è di 5 anni dalla data dell’incidente.
