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Forum Ascensore Admin.
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Hala
OspiteSe un condomino decide di non contribuire all’installazione dell’ascensore ma successivamente cambia idea (dopo diversi anni) oltre al costo dell’impianto, quali altre spese deve sostenere?
Grazie.
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Forum Ascensore Admin
Amministratore del forumSe un condomino, al momento dell’installazione di un ascensore condominiale, ha deciso di non partecipare alle spese, ha comunque il diritto di aderire in un secondo momento. Tuttavia, questa decisione comporta il pagamento non solo del costo originario dell’impianto, ma anche di altre spese che potrebbero essersi accumulate nel tempo.
In base all’articolo 1121 del Codice Civile, un condomino che in un primo momento ha scelto di non prendere parte alla spesa per un’innovazione gravosa o voluttuaria – come può essere l’installazione di un ascensore – può successivamente richiedere di usufruirne, ma solo dopo aver versato una quota proporzionale delle spese sostenute fino a quel momento.
Il primo costo che il condomino dovrà affrontare è quello relativo all’installazione dell’ascensore, ovvero la sua quota parte dell’impianto calcolata in base ai millesimi di proprietà. Tuttavia, poiché l’ascensore sarà stato già ammortizzato dagli altri condomini che ne hanno sostenuto il costo iniziale, sarà necessario un ricalcolo che tenga conto del valore attuale dell’impianto, considerando eventuali svalutazioni e l’usura accumulata nel tempo.
Oltre al costo iniziale, il condomino dovrà versare la propria quota delle spese di manutenzione straordinaria eventualmente sostenute nel periodo in cui non ha partecipato. Se nel corso degli anni sono stati effettuati interventi di riparazione o miglioramento dell’ascensore, il nuovo aderente dovrà contribuire retroattivamente in proporzione ai millesimi di proprietà.
Un altro aspetto fondamentale riguarda le spese di manutenzione ordinaria e gestione, come i costi dell’energia elettrica, i contratti di assistenza tecnica e le verifiche periodiche. Anche queste spese, maturate nel tempo, potrebbero essere richieste al nuovo condomino che decide di aderire all’utilizzo dell’ascensore. In alcuni casi, il condominio potrebbe stabilire che il nuovo partecipante versi una somma forfettaria o una quota arretrata per compensare il mancato contributo alle spese di esercizio sostenute fino a quel momento.
Dal punto di vista amministrativo, la richiesta di adesione tardiva all’ascensore deve essere formalizzata in assemblea condominiale, che dovrà valutare le condizioni economiche di ingresso. In genere, la delibera dell’assemblea deve stabilire i criteri per il ricalcolo della quota spettante e i tempi di pagamento.
Se il regolamento condominiale non prevede disposizioni specifiche, il condomino interessato potrà chiedere un ricalcolo delle spese attraverso un perito o un tecnico, così da determinare in modo equo l’importo dovuto. In alcuni casi, i tribunali hanno riconosciuto la possibilità di aderire all’uso dell’ascensore pagando una cifra ridotta rispetto al costo originale dell’impianto, tenendo conto della svalutazione e dell’ammortamento dei costi sostenuti dagli altri condomini.
In conclusione, chi decide di aderire all’utilizzo dell’ascensore dopo anni dalla sua installazione deve sostenere non solo il costo originario dell’impianto, rivalutato nel tempo, ma anche una quota delle spese di manutenzione straordinaria e, in alcuni casi, un contributo per le spese ordinarie pregresse. Per evitare controversie, è consigliabile verificare il regolamento condominiale e discutere la questione in sede assembleare, richiedendo un calcolo dettagliato delle somme dovute.
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